Gianni Agnelli - Frasi Famose

Frasi Famose
Imprenditore Italiano
(Torino12 Marzo 1921 – Torino24 Gennaio 2003)

Gli uomini si dividono in due categorie: quelli che parlano di donne e quelli che parlano con le donne. Io di donne preferisco non parlare.
***
Si può far tutto ma la famiglia non si può lasciare.
***
Mi piace il vento perchè non si può comprare.
***
A chi si è “fatto da solo” invidio certamente il fatto di aver avuto una vita più avventurosa…ma non invidio quelli che si sono “disfatti da soli”…e quanti ce ne sono!
***
Nel 1945 avevamo 65.000 dipendenti, oggi 250.000. E sono 50 anni che sento dire: Agnelli licenzia.
***
Il futuro sarà determinato da una migliore utilizzazione delle risorse umane, che passerà inevitabilmente da un sempre maggiore utilizzo in ruoli di responsabilità di giovani e donne.
***
Una cosa fatta bene può essere fatta meglio.
***
Ho conosciuto mariti fedeli che erano pessimi mariti. Ed ho conosciuto mariti infedeli che erano ottimi mariti. Le due cose non vanno necessariamente assieme.
***
Evidentemente sono preferibili i capitani coraggiosi alla gente del piccolo mondo antico.
***
Repubblica delle banane? In Italia non ci sono banane, ma solo fichi d' India.
***
Quando si presenta un problema penso sempre: come ragionerebbe Cuccia?
***
Capitalismo, parola superata. Ma il mercato è insostituibile.
***
Platini lo abbiamo preso per un tozzo di pane e lui ci ha messo sopra il foie gras.
***
Un uomo che non piange, non potrà mai fare grandi cose.
***
Per essere italiani nel mondo, dobbiamo essere europei in Italia.
***
Mi chiedete se mi sono mai innamorato? Ci si innamora a vent'anni: dopo si innamorano soltanto le cameriere.
***
Saragat: “Caro Agnelli, adesso che è presidente della Fiat non potrà più corteggiare le ragazze”. Agnelli: “Allora mi dimetto subito”.
***
Nei momenti difficili di una partita, c'è sempre nel mio subconscio qualcosa a cui mi appello, a quella capacità di non arrendersi mai. E questo è il motivo per cui la Juventus vince anche quando non te l'aspetti.
***
Come tutti i politici, anche Montezemolo è molto sensibile a quello che scrivono i giornali. Anzi: è più sensibile ai giornali che ai fatti. Sbaglia.
***
Buscetta ha detto di essere ossessivamente un tifoso della Juventus? Se lo incontrate ditegli che è la sola cosa di cui non potrà pentirsi.
***
Faccio i complimenti a De Benedetti anche se lui parla male di noi.
***
Quando Platini mi re­galò uno dei suoi tre Palloni d'Oro, gli chiesi: ma è dav­vero tutto d'oro? Lui mi guardò sorridendo: e secon­do lei, avvocato, se era tutto d'oro glielo regalavo?
***
Avere Platini in squadra era come avere una credit card sempre a portata di mano.
***
Non tutti gli italiani tifano per la Nazionale, mentre tutti gli italiani e il cinquanta per cento dei non italiani tifano Ferrari.
***
Coi profitti a zero la crisi non si risolve ma si incancrenisce e può produrre il peggio. Noi abbiamo due sole prospettive: o uno scontro frontale per abbassare i salari o una serie di iniziative coraggiose e di rottura per eliminare i fenomeni piú intollerabili di spreco e d'inefficienza. È inutile dire che questa è la nostra scelta.
***
È abitudine della Juventus dire e credere che quando le cose vanno bene il merito è dei giocatori, quando vanno meno bene la responsabilità è della società.
***
La Juve è per me l'amo­re di una vita intera, motivo di gioia e orgoglio, ma anche di delusione e frustrazione, comunque emozioni forti, come può dare una vera e infinita storia d'amore.
***
Vi raccomando la Fiat. Ora è arrivato il momento di cedere il testimone. Ci siamo dati delle regole. Noi in Fiat parliamo di regole per seguirle, non come tanti oggi che ne parlano per non seguirle. Mi hanno detto: "Ma lei è un caso speciale". Io ho risposto: "Guai a quell'azienda dove esistono casi speciali".
***