George Harrison - Aforismi e Frasi Famose

Musicista Britannico
(1943 - 2001)


Mi piacerebbe pensare che tutti i vecchi fans dei Beatles siano cresciuti, si siano sposati, abbiano avuto bambini e siano tutti più responsabili, ma abbiano ancora uno spazio nei loro cuori per noi.
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La musica rap è solo una schifezza computerizzata. Sto a sentire Top of the Pops e dopo tre brani mi viene voglia di ammazzare qualcuno.
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In fin dei conti, come ha detto John Lennon, I Beatles erano solo un complessino rock. Ha fatto molto, ha significato molto per tanti, ma non era poi così importante.
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Quando muori avrai bisogno di una guida spirituale e di una conoscenza interiore che vada oltre i confini del mondo fisico. Con queste premesse direi che non ha molta importanza se sei il re di un paese, il sultano del Brunei o uno dei favolosi Beatles; conta quello che hai dentro. 
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Alcune delle migliori canzoni che conosco sono quelle che non ho scritto ancora, e non ha neppure importanza se non le scriverò mai perché sono un niente se paragonate al grande quadro.
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Oggi penso che tutto ciò che abbiamo fatto finora sia spazzatura. Agli altri magari piace quello che abbiamo fatto, ma noi non ci illudiamo. Non significa nulla rispetto a ciò che vogliamo realizzare adesso.
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Nell'insieme non avrebbe proprio importanza se non avessimo mai fatto dischi o cantato una canzone. Non è importante quello. Quando muori avrai bisogno di una guida spirituale e di una conoscenza interiore che vada oltre i confini del mondo fisico. Con queste premesse direi che non ha molta importanza se sei il re di un paese, il sultano del Brunei o uno dei favolosi Beatles; conta quello che hai dentro. Alcune delle migliori canzoni che conosco sono quelle che non ho scritto ancora, e non ha neppure importanza se non le scriverò mai perché sono un niente se paragonate al grande quadro.
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La morale della storia è che, se accetti gli alti, dovrai passare anche attraverso i bassi. Nelle nostre vite abbiamo imparato a conoscere l'amore e l'odio, gli alti e i bassi, il bene e il male, le sconfitte e le vittorie. Era come una versione amplificata di quello che vive chiunque altro. Quindi, essenzialmente, va bene. Qualsiasi cosa sia accaduta è positiva se ci ha insegnato qualcosa, ed è negativa solo se non abbiamo imparato: "Chi sono? Dove sto andando? Da dove vengo?
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Non sono uno dei tanti che sa suonare la chitarra. So scrivere un pò. Non credo di saper fare nulla particolarmente bene ma credo che, in un certo senso, sia necessario che io sia esattamente così.
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Per tutti quegli anni c'è stato fra noi un legame molto stretto. I Beatles non potranno mai dividersi davvero perché, come abbiamo detto al momento della separazione, non c'è davvero alcuna differenza. La musica c'è, i film sono ancora lì. Qualsiasi cosa abbiamo fatto c'è ancora e ci sarà per sempre. Quel che c'è, c'è, non era poi così importante. È un po' come Enrico VIII, o Hitler, o uno di quei personaggi storici sui quali fanno sempre vedere dei documentari: il loro nome resterà scritto per sempre, e senza dubbio lo sarà anche quello dei Beatles. Ma la mia vita non è cominciata con i Beatles e non è finita con loro.
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Io e John ci vedevamo molto, veniva spesso a casa mia. Mia madre era una grande appassionata di musica e le faceva veramente piacere che io me ne interessassi; era stata lei a comprarmi la chitarra ed era veramente felice di avere i ragazzi del gruppo per casa, John non vedeva l'ora di andarsene da casa sua per via della zia Mimi, che era molto severa e rigida; era sempre molto in imbarazzo da Mimi e imprecava contro di lei.
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Lucy in the Sky with Diamonds mi piacque tantissimo. John ha sempre avuto un certo modo di andare oltre nelle sue canzoni. Mi piacevano soprattutto i suoni, perché ero riuscito a sovrapporre strumenti indiani su musica occidentale.
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