Antonio Di Pietro - Frasi Famose

Frasi Famose
Politico Italiano
(2 Ottobre 1950)

Silvio Berlusconi è un tappo per lo sviluppo dell'economia, della ricerca e della cultura. Il suo modello morale ha rovinato un paio di generazioni, distrutto l'ideale cristiano di famiglia, disciolto nell'acido della corruzione le istituzioni e il tessuto imprenditoriale.
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Affidare a Silvio Berlusconi la riforma della giustizia è come chiedere a un cappone di festeggiare il Natale.
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Quello che più colpisce nelle vicende legate ai magistrati Luigi De Magistris e Clementina Forleo è che sono state oscurate completamente le inchieste che stavano conducendo. Di "Why Not" e di "Unipol" non parla più nessuno. Stiamo andando oltre alla metafora del dito che indica la luna. Qui hanno fatto scomparire direttamente la luna e ci hanno lasciato solo il dito da guardare.
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La mafia uccide. Il silenzio pure.
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Bettino Craxi non era uno statista, è stato solo il fondatore del sistema dei finanziamenti illeciti ai partiti, un incallito corrotto e corruttore che ha distrutto il sistema economico italiano fondandolo sul meccanismo clientelare piuttosto che su quello meritocratico. Un meccanismo per cui appalti e lavori pubblici finirono nelle mani del miglior offerente invece che del più capace. Un uomo alla cui ombra sono cresciuti, come nel peggiore dei vivai, i politici di prim'ordine che ora guidano i partiti italiani.
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Alcune battaglie devono essere intraprese pur sapendo che potrebbero essere perse, ma nel disegno complessivo sono indispensabili per vincere la guerra.
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L'antiberlusconismo è un falso problema. Noi lo siamo perché è lui l'anomalia. Ci accusano di occuparci solo di Giustizia, ma è lui che si occupa troppo di Giustizia, è lui che ha fatto il lodo Alfano, il lodo Consolo, la Salvapremier. [...] Cerchiamo solo di contenere il male.
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I cittadini vogliono cambiare i politici, non la giustizia. I cittadini vogliono tornare a sperare, non rassegnarsi a Silvio Berlusconi.
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I magistrati? Rappresentano per Silvio Berlusconi ciò che gli ebrei rappresentavano per Adolf Hitler: razza infame da eliminare, anzi dementi da mandare nei manicomi. Non lo dico io: l'ha affermato lui stesso!
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Chi fa politica sa che, nel bene e nel male, viene spogliato di tutto. E sono pure contrario all'idea di mettere il bavaglio all'informazione: si rischia che il cittadino non possa più sapere di chi si può fidare e di chi no.
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L'offesa arriva tutti i giorni da coloro che predicano bene e razzolano male, che corrompono i testi ai processi e poi vanno a baciare la mano al Pontefice, che rubano e non vogliono farsi giudicare, che vanno a messa la domenica e ai bordelli il lunedì, che danno Gesù Cristo sull'altare e si prendono i bambini in sacrestia.
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Silvio Berlusconi non può far molto, a parte calunniare e mentire, contro chi agisce secondo le regole. Non mi querela perché quando dico qualcosa contro di lui ho sempre le prove. Spero mi quereli per diffamazione. Ma non lo farà.
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Negli Usa, tra Barack Obama e McCain si sono ringraziati a vicenda e hanno iniziato a collaborare da subito. Ma qui non siamo in un Paese civile, qui bisogna togliere il tumore. Ora il problema non è più neanche Berlusconi, sono i "berluschini". Si sono infiltrati in tutti i livelli della società, come un virus. Il modello sta facendo scuola, si sta riproducendo dappertutto.
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Io con Silvio Berlusconi non ho nulla in comune: mi è bastato vederlo un paio di volte in vita mia per capire che bisogna evitarlo. Lo considero politicamente come l'Aids: se lo conosci lo eviti.
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Chi fa morire per incuria un operaio deve finire in galera senza nessuno sconto e senza nessun indulto.
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Io mi sento un partigiano della nuova resistenza. Non ho fretta, il tempo ed i cittadini mi daranno ragione.
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Ci sono due Pd, quello del territorio dove con l'Idv si sta realizzando un nucleo di alternativa e quello della dirigenza politica fatto di invidia e insoddisfazione. Noi facciamo politica, non è colpa nostra se gli elettori ci premiano.
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La Questione Immorale La Questione Immorale
Perchè la politica vuole controllare la magistratura
Bruno Tinti

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